La mappa non è il territorio: i canali percettivi degli esseri umani

Ogni persona di questo mondo possiede una propria visione della realtà.

Tutte le informazioni che riceve dall’esterno, sono filtrate attraverso i “Filtri Percettivi” ed i “Metaprogrammi”.

Ti parlerò prossimamente dei metaprogrammi.

Oggi concentrati sui filtri, detti anche canali percettivi o rappresentazionali.

Partiamo da una frase che in PNL (programmazione neuro-linguistica) viene continuamente citata: la mappa non è il territorio.

Se sei appassionato di PNL, avrai sicuramente sentito all’infinito questa frase. Ma cosa significa esattamente?

Semplicemente che noi traduciamo continuamente la realtà che ci circonda in rappresentazioni interne che costituiscono la nostra mappa soggettiva.

Tale mappa è solamente nostra e non può essere anche quella di un’altra persona, perché a sua volta, questa persona, avrà tradotto le cose che la circondano in “un’altra mappa” e così via.

Per esempio, se Tu venissi a casa mia, faresti sicuramente conoscenza con Orso, il mio pastore belga. Orso è un cane bellissimo, tutto nero ed incute un certo timore.

Secondo la Tua mappa del mondo, in altre parole tutte le conoscenze e le informazioni che sino a quel momento hai acquisito sui cani, Orso potrebbe essere un bellissimo cane da accarezzare oppure un qualcosa da scansare per evitare di essere morsi.

Capisci? Sono le Tue esperienze soggettive che creano la Tua mappa del mondo.

Per qualsiasi persona, il mio cane è sempre un pastore belga, nero e dal pelo folto. Ma per la mia mappa è qualcosa di bello e con cui giocare insieme, mentre per la mappa di qualcun altro, è un animale terribile che incute paura.

Tener conto esclusivamente delle sensazioni e delle interpretazioni della mia “mappa del mondo” può essere molto limitativo (per me), sia sotto il profilo della capacità di capire e comunicare bene con gli altri, sia sotto lo sviluppo personale.

Tieni conto che in PNL, una delle capacità più importanti è proprio quella di “Comprendere e condividere la mappa del mondo degli altri”.

Il processo di costruzione della mappa inizia con le informazioni che raccogli attraverso i famosi “cinque sensi”: tatto, udito, vista, olfatto e gusto.

Molto spesso, incontro donne che hanno anche il famoso “sesto senso”.

Anche se ciò non vuol affermare che tutte le donne che incontro o che incontrerai Tu, hanno questa capacità “percettiva” ma semplicemente che è molto più sviluppata di quella di noi maschietti.

Nella Programmazione Neuro-Linguistica i cinque sensi sono raggruppati in tre canali percettivi, denominati VAK, ossia:

CANALE VISIVO (vista);
CANALE AUDITIVO (udito9;
CANALE CINESTESICO, identificato con la lettera K (gusto, tatto, olfatto ed esperienze emozionali).

Attraverso i canali percettivi tutti noi “filtriamo” le informazioni che ci arrivano dall’esterno e costruiamo la nostra MAPPA DEL MONDO.

Anche Tu.

In ognuno di noi prevalgono uno o due specifici filtri rappresentazionali rispetto agli altri.

Secondo le nostre tendenze soggettive (tutte le esperienze dirette ed indirette che hai fatto nel corso della Tua vita), usiamo prevalentemente un canale, sia per organizzare i dati d’elaborazione interna delle percezioni sia nel comunicare con gli altri.

Un secondo canale è meno forte mentre il terzo, è spesso destinato (erroneamente) a sparire.

Non è facile capire quale canale percettivo utilizza maggiormente il Tuo interlocutore, anche se con un po’ di pratica, capacità d’ascolto e buona volontà, puoi farcela ed utilizzare il Suo stesso “linguaggio” rappresentazionale.

Eccoti alcuni esempi:

· Il visivo è una persona che usa soprattutto il senso della vista per percepire il mondo e basa le sue decisioni sulle immagini che riceve.

Supponi che Tu sia una persona “visiva” al ristorante, rivolgendoti al cameriere dirai: “Ha un menù cui posso dare un’occhiata?”

. L’auditivo è una persona che usa soprattutto il senso dell’udito per percepire il mondo e che dipende dalle parole per le informazioni che decidono il suo comportamento.

Se io fossi un potenziale “auditivo” al mio arrivo in stazione, pur avendo il cartello delle partenze a pochi metri da me, mi rivolgerei al personale ferroviario e gli domanderei: “Scusi, a che ora parte il primo treno per Milano?”.

· Il cinestesico sensoriale è una persona che procede attraverso le sue esperienze usando l’intuizione. Usa il “sesto senso” nel prendere decisioni vitali.

Percepisce il mondo attraverso ciò che sente a livello “pelle”. In questo canale percettivo puoi integrare il senso dell’olfatto, del tatto e del gusto.

Un cinestesico vive sostanzialmente d’emozioni ed al ristorante, nella scelta di un piatto, dirà al cameriere: “Il solo nome mi fa venire l’acquolina in bocca…vada per le linguine tartufate”.

Devi sapere che esistono molti elementi che manifestano i sistemi rappresentazionali utilizzati:

· i movimenti delle mani;
· la postura del corpo;
· i movimenti degli occhi;
· le caratteristiche della voce;
· i movimenti del capo;
· ecc.

Personalmente, riconosco la mappa del mondo della persona che ho davanti anche e soprattutto attraverso il Suo linguaggio.

La scelta delle parole della persona che hai davanti è una fonte importante, che può fornirti indicazioni molto precise. Basta imparare ad ascoltare con attenzione.

E Tu?

Sai riconoscere la mappa del mondo della persona che hai davanti? Lasciami un commento al post.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"

Bibliografia consigliata:
Introduzione alla PNL, di Jerry Richardson – Alessio Roberti Editore

Commenti

Marco ha detto…
Come si fà a capire mediante colloquio che una persona usa il canale cinestetico ?