Cervelli maschile e femminile, diversi sin dalla nascita

Lo sapevi che il cervello maschile pesa in media un etto in più di quello femminile e ha un quattro per cento di neuroni in più? Viceversa, il corpo calloso è più sviluppato nelle donne, che pertanto possono trasferire più velocemente le informazioni tra i due emisferi. Ne risulta che sono molto più veloci ed elastiche nel prendere decisioni di noi maschietti, sostanzialmente lenti ed un po’, macchinosi.

Nelle donne le due aree dei lobi frontale e parietale collegate al linguaggio hanno un volume nettamente maggiore. Negli uomini è invece più sviluppato il lobo parietale inferiore, correlato con le abilità matematiche. Con l’età, il cervello maschile si riduce di volume più velocemente di quello femminile, specialmente nelle zone che controllano il pensiero, la pianificazione e la memoria. La psicologa Doris Bischof-Kohler, docente alla Ludwig-Maximilians-Universitat di Monaco, sostiene che “Gli uomini sono diversi dalle donne per natura, e che certi comportamenti tipicamente legati al sesso sono presenti sin dalla nascita”.

Sembra, poi, che la vera differenza sessuale si manifesti chiaramente nel mondo accademico, nella diversa scelta delle discipline studiate. La maggioranza delle donne si orienta verso discipline che preparano a professioni “femminili”. In Italia, le ragazze sono l’88,4 per cento degli iscritti a corsi legati all’insegnamento, l’82 per cento degli iscritti al gruppo linguistico, il 76,9 per cento degli iscritti al gruppo psicologico e il 64,7 per cento degli iscritti al gruppo letterario.

È netta invece la prevalenza maschile nelle materie tecnico-scientifiche: sono maschi l’83,3 per cento degli iscritti a ingegneria e il 77,4 per cento degli iscritti alle facoltà scientifiche. (Fonte: ISTAT, su dati MIUR-URST i dati sono riferiti all’anno accademico 2003/2004).

Gli uomini, poi, sono naturalmente portati a sopravvalutare le proprie possibilità, ad avere un’autostima molto alta, al contrario delle donne. Purtroppo, questa tendenza supera spesso la soglia del buon senso e gli uomini tendono a creare gerarchie di dominio, dove gli eventuali conflitti interni vengono di solito risolti con la forza. Le donne, invece, costruiscono gerarchie di prestigio, all’interno delle quali l’autorità si basa sulla stima e l’ammirazione dei membri del gruppo. Insomma, oltre al fisico, noi maschietti siamo diversi dalle femminucce anche nel cervello.

Chissà quale dei due è migliore: quello maschile o quello femminile? Tu cosa ne pensi? Lascia il Tuo post

Un salutone
Giancarlo Fornei


PS.
Se vuoi approfondire l’argomento, trovi un bellissimo articolo di Hartwing Hanser su Mente & Cervello di Gennaio 2007

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