Abbracci, ecco perchè gli autistici li rifiutano

Una delle prime e più intime manifestazioni d'affetto è quello dell'abbraccio tra una mamma e il suo bambino.

Un gesto naturale che, tuttavia, nelle persone affette da autismo diventa spesso intollerabile.

Ora alcuni ricercatori dell'Università di Edimburgo hanno provato a indagare il meccanismo alla base di questa avversione, e hanno pubblicato i loro risultati su "Neuron".

La spiegazione del rifiuto degli abbracci caratteristico delle persone autistiche potrebbe trovarsi in un rallentamento delle fasi cruciali dello sviluppo cerebrale del feto.

Il gruppo di ricerca scozzese ha studiato alcuni topi affetti dalla sindrome dell'X fragile, le cui manifestazioni comportamentali (movimenti stereotipati, timidezza estema, difficoltà a sostenere lo sguardo altrui) non sono molto diverse dai criteri diagnostici dell'autismo.

La sindrome dell'X fragile è dovuta a una mutazione del gene FMR1, che si trova appunto sul cromosoma X, ed è caratterizzata da una risposta ritardata delle connessioni nervose sulla corteccia sensoriale, cui fanno capo le emozioni del tatto che, appunto, si formerebbero in ritardo.

Per gli scienziati scozzesi, queste stesse alterazioni sarebbero presenti anche nei soggetti autistici, e potrebbero spiegare il motivo per cui queste persone non sopportano il contatto fisico.

I ricercatori hanno concluso che, avendo capito dove e quando si origina il problema potrà essere più facile elaborare terapie nuove e più precoci.

E anche genitori e parenti di persone autistiche potrebbero avere un aiuto nel difficile compito di interagire con esse.


Articolo di Silvia Inglese, tratto da Mente & Cervello, aprile 2010

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